La materia viva
Il primo materiale
Nella vita di tutti i giorni siamo circondati da oggetti, forme e materiali che tendiamo a dare per scontati, senza soffermarci sulle loro qualità e sulle ragioni della loro silenziosa presenza quotidiana.
Una di queste presenze è sicuramente quella del legno. A casa, al lavoro, nei negozi: non esiste ambiente che non ricorra al legno; naturale, laccato, laminato: tante sono le finiture che abbiamo sviluppato negli anni ma la nostra attrazione per questo materiale rimane immutata.
Il legno ha sempre accompagnato l’uomo nel suo desiderio di modificare lo spazio intorno a sé e nel suo bisogno di costruirsi gli oggetti necessari alla vita. Dai semplici attrezzi dell’uomo delle caverne al banco di lavoro dell’artigiano dei nostri giorni il legno la fa ancora da padrone. Del resto è un materiale che può essere lavorato con grande facilità, che è leggero ma allo stesso tempo molto resistente, che può assumere una grande varietà di forme per adattarsi agli usi più disparati, che – se ben conservato – può durare nel tempo senza degradarsi e senza perdere le sue caratteristiche.
Come se non bastasse è forse il materiale più facilmente disponibile a tutte le latitudini e virtualmente inesauribile.
Varietà formale
Il materiale perfetto per mille aspetti e spazi della vita quotidiana; tavoli, sedie, cucine, letti, armadi: la grande tradizione italiana dell’arredo sceglie sempre il legno sapendo di offrire un prodotto di qualità. Ma se la sua fortuna si dovesse solo alle sue qualità tecniche di sicuro nei secoli sarebbe stato soppiantato da qualche altro contendente.
Perché allora continuiamo ad essere così innamorati del legno?
Perché ci emoziona. Il legno riesce a darci emozioni attraverso tutti i sensi. Per la sensazione di calore e per le vibrazioni trasmesse dalla superficie che ci raccontano la storia del materiale, degli oggetti e delle persone che li hanno usati. Non ci sentiamo poi forse tutti toccati dall’odore che proviene dal laboratorio di un falegname o anche semplicemente dall’esposizione di una rivendita di arredo per la casa? Tocca i nostri sensi anche il suono del legno: non a caso esso continua ad essere il materiale principe dei liutai, che ancora creano meravigliosi strumenti musicali modellando sapientemente questa materia antichissima. Infine è un piacere per la vista: il legno si presenta in tante e tali forme da offrire un gioco sempre nuovo di tonalità di colore che difficilmente possono annoiare.
In definitiva la fortuna del legno è nel suo essere materia viva, testimonianza del nostro legame con la natura, anche nel caos della modernità.
La questione ecologica
Da moderni però abbiamo iniziato a porre nei confronti del legno la questione ecologica: quella risorsa che fino ad un secolo fa potevamo considerare inesauribile perché continuamente rigenerata, ad un certo punto ha iniziato ad essere minacciata dalla nostra sempre maggiore richiesta e più in generale dalle mutate condizioni ambientali. Paradossalmente, negli anni del boom economico del secondo dopoguerra l’esplosione delle plastiche aveva gradualmente marginalizzato l’uso legno soprattutto nel campo dell’arredo, ma ben presto abbiamo capito a nostre spese quanto pesante fosse in termini ambientali la strada che avevamo intrapreso.
Oggi il legno è tornato ad essere di primaria importanza nel mondo dell’edilizia e dell’arredo in particolare, sostenuto però da un uso responsabile della risorsa: molti produttori si impegnano a gestire in modo programmato il taglio degli alberi, compatibilmente con un’agenda di piantumazione di nuovi esemplari, così da mantenere inalterato l’equilibrio naturale o addirittura puntare verso una vera e propria riforestazione.
Una scelta di grande responsabilità alla quale tutti siamo chiamati a partecipare e che possiamo fare anche solo prestando maggiore attenzione agli oggetti che vestono la nostra casa.