“Siamo stati a trovare i nostri amici nella loro nuova casa; hanno scelto un arredo esclusivamente moderno, davvero bello!”
“Mi è molto piaciuto il nuovo ufficio: moderno, funzionale ed accogliente; ottima scelta.”
IL LINGUAGGIO COMUNE
Quante volte ci è capitato di sentire commenti di questo tipo? Sicuramente molte, impossibile contarle. Quando ci riferiamo ad un ambiente, ad un arredo o addirittura ad un atteggiamento o un’idea ed usiamo la parola moderno sappiamo tutti abbastanza bene a cosa ci stiamo riferendo, del resto è una parola di uso assai comune.
Di una persona diciamo che è moderna quando è informale e diretta, parla sinceramente e senza fronzoli, arrivando direttamente al punto, senza grandi formalità. Allo stesso modo diciamo che un oggetto è moderno se non è pieno di inutili decori e svolge la sua funzione in modo semplice ma affidabile.
Se ci venisse chiesto di usare un sinonimo di questa parola con molta probabilità all’istante risponderemmo con “contemporaneo”. Il che è corretto, ma a ben pensarci questo ad esempio non spiega perché oggi continuiamo a considerare moderni arredi o ambienti progettati quasi cento anni fa.
Che cos’è allora il moderno?
IL MODERNO NELLA STORIA
Ironia della sorte la parola moderno è una delle più vecchie della nostra lingua: la usa già Dante nella Divina Commedia, quindi ha una storia lunga e di tutto rispetto. Il significato con cui Dante la usa è abbastanza simile a quello con cui la usiamo noi, ma con qualche differenza. Il senso con cui noi la usiamo oggi comincia a farsi strada agli inizi del ‘900 quando il design chiude con il passato e viene definitivamente assorbito dalle logiche di produzione industriale.
Le grandi archistar dell’epoca cominciano a non interessarsi più dello “stile” liberandosi di tutte le inutili decorazioni che tanto andavano in voga nel secolo precedente. “Less is more” fu la lezione di quegli anni: nella semplicità c’è la bellezza autentica.
Quella rivoluzione del gusto fu così potente da durare ancora oggi: magari non ne conosciamo la storia, ma la possiamo leggere negli oggetti, negli arredi, nelle case che ancora oggi continuano ad essere prodotti secondo quelle regole e che noi chiamiamo inequivocabilmente moderni.
Anche se -come spesso succede- nella grande offerta di prodotti industriali ci viene proposto come una semplice opzione di gusto, il moderno non è uno stile che si può scegliere in un catalogo sfogliandone le pagine.
Moderno è un metodo di lavoro, un approccio alla progettazione e un amore per le cose semplici ma ben fatte in ogni dettaglio
Chi è moderno è moderno sempre, non a giorni alterni.
COSA RENDE MODERNA UNA CASA
Cosa significa allora progettare una casa moderna e scegliere un arredo moderno? Significa innanzitutto porsi le giuste domande sulle funzioni degli oggetti che stiamo scegliendo e sugli usi che ne faremo, sgomberando la mente da tutti i particolari inutili che tendono solo a confonderci.
Di quanto spazio ho bisogno? Quante persone siederanno a quel tavolo? Questa sedia mi servirà solo per la cucina o la userò anche per la sala da pranzo? Userò molto la cucina o preparerò quasi sempre pasti veloci? Quanto tempo passerò a questa scrivania e per fare quale tipo di lavoro? Le mie esigenze cambieranno nel tempo?
Una volta che ci sia chiaro il cosa vogliamo dagli oggetti della nostra casa allora ci renderemo conto che anche il come comincia a farsi strada in modo quasi spontaneo: potremo scegliere forme lineari o morbide, colori spenti o accesi, materiali tradizionali o hi-tech ma sempre avremo fatto una scelta moderna.
Rispondere a domande sulla funzione degli oggetti senza farsi condizionare dalla loro forma non è quasi mai semplice: occorre una buona dose di concentrazione e spesso la guida di produttori esperti. È però l’unico modo per avere un approccio autenticamente moderno e fare in modo che anche a distanza di anni le scelte che abbiamo fatto continuino ad essere valide, senza mai stancarci.